Competition for the new Town Hall of Caserta, "Area ex Macrico" - Italy

L'intervento intende tener conto, da un punto di vista urbanistico, della maglia regolare ottocentesca che proprio dalla reggia vanvitelliana si sviluppa fino all'area di nostra pertinenza, l'ex- Macrico, fino a ieri sede di una vecchia istallazione militare. Proprio questo grande spazio, finalmente restituito alla città, pone un'istanza imprescindibile, quella del risarcimento alla città di spazi verdi, considerando la limitata dotazione odierna.
Terzo, definitivo interlocutore di questo dialogo è il degrado, o quanto meno il suo prodotto edilizio riconoscibile nella tipica e anonima palazzina da speculazione, la quale si propone come costituente tipologia prevalente soprattutto a sud e a nord dell'area.

Le scelte progettuali maturate sono state innanzitutto una collocazione che assecondi l'asse stradale ma con un arretramento, che rispetti il filo fisso del monumento ai caduti. Partendo da un tipo edilizio convenzionale, come vorrebbe suggerire l'architettura circostante, si è considerata la palazzina per uffici a sei piani, la classica "stecca", non diversamente connotabile se non come una scatola allungata con tante finestre tutte uguali e si è deciso di operata una "deformazione", così la "stecca", stirata, allargata, si è spezzata fino a frantumarsi e il contenitore ha liberato l'anima moderna, trasparente, a cui è stata associata la funzione pubblica del contenuto, che è proprio il suo nucleo decisionale: la sala del consiglio. Come sotto la spinta della natura che cerca il suo riscatto nel riappropriarsi di un brano di città si evidenzia, come se emergesse dal terreno un altro elemento, un enorme "sasso", che accoglierà la sala per conferenze.
Caratterizzante il progetto è inoltre un segno, tracciato dal punto di accesso alla Reggia del Vanvitelli, intersezione di assi fondamentali e in obliquo attraverso il quartiere ottocentesco - quasi l'anelito di un tridente barocco mai esistito - fino all'ex- Macrico. Questo segno è chiamato ad operare dei tagli sugli elementi del progetto, dall'edificio (la sua Ala Sud, unica rimasta quasi intatta) fino al terreno, segnando la pavimentazione e alla fine tagliando in due il grande "sasso" bianco.